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Sardegna. Alitalia, Lai (Fit Cisl Reg.le): “Urgente trovare soluzioni per continuità territoriale con ITA”

Pubblicato il 25 Ago, 2021

“Il paradosso della continuità territoriale aerea sarda ancora in gestione Alitalia. La Fit Cisl sarda chiede l’immediato impegno della Regione Sardegna per avviare l’iter che garantisca la continuità territoriale anche dopo il 15 di ottobre 2021. Questione pagamento dei servizi aereoportuali“, Così il Segretario Regionale Fit Cisl Sardegna, Ignazio Lai in una nota chiedendosi “quale sarà il futuro della continuità territoriale sarda con la fine di Alitalia e la nascita di ITA”.
“Sembra che nella nostra regione la Fit Cisl Sardegna sia l’unica a porsi seriamente questa domanda”- osserva.”Il 15 ottobre prossimo si chiuderà la storia della compagnia di bandiera e inizierà un nuovo percorso con ITA. Ad oggi la continuità territoriale risulta quindi garantita fino al 14 ottobre. Ci chiediamo: ITA potrà direttamente subentrare ad Alitalia?” sottolinea ancora Lai.

“Un altro problema che si paleserà – prosegue – è la vendita già effettuata da parte di Alitalia dei biglietti per i voli da operare dopo il 15 ottobre (in base ai dati trasmessi dalla FISVET, risulterebbero ammontare, a livello nazionale, a circa 225 mila, di cui circa 1700 biglietti solo per voli sardi), che ancora non è chiaro come saranno rimborsati.

Fino a ieri la Regione Sardegna chiedeva che il problema fosse risolto dal governo centrale, ma, secondo la FIT-Cisl regionale, tutti i livelli istituzionali devono sentirsi coinvolti in prima persona. Non siamo appassionati di soluzioni fantasiose, chiediamo solamente certezze affinché ai cittadini sia garantito il diritto universale alla mobilità.

Un altro tema, connesso al primo e da affrontare con urgenza, è il mancato pagamento dei servizi aereoportuali: permangono, infatti, i debiti di Alitalia nei confronti delle società di gestione e di handling, nonostante la Regione Sardegna abbia regolarmente onorato il contratto a prescindere dal numero di voli effettuati, debiti che potrebbero provocare ricadute sui livelli occupazionali.

A tutto ciò si aggiunge il problema che la Regione Sardegna è sorda a ogni richiesta d’incontro fino a oggi avanzata dal sindacato. Pertanto, chiediamo una rapida  inversione di tendenza anche su questo fronte.

La Fit Cisl chiede l’immediato impegno della Regione Sardegna per avviare l’iter che garantisca la continuità territoriale anche dopo il 15 di ottobre 2021. Un’inversione di tendenza sempre più urgente: il confronto con le parti sociali è necessario e inevitabile se si vuole garantire di scegliere le soluzioni di cui i Sardi hanno bisogno” conclude la nota.

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