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Sardegna. Cisl: “Continuità Territoriale. Regione in ostaggio del Governo e di una carente politica dei trasporti. Garantire la mobilità delle persone e delle merci non è un optional, ma un sacrosanto diritto”.

Pubblicato il 15 Set, 2021

Un’isola in ostaggio da sempre dei Governi e dei loro Ministri che hanno definitivamente mostrato tutta la loro incompetenza sul tema della continuità territoriale marittima e aerea in Sardegna.
Se le ultime notizie apprese conforteranno i Sardi che potranno contare su un collegamento da e per- ROMA o MILANO, così non sarà per il trasporto marittimo sulla linea Cagliari-Arbatax-Civitavecchia lasciata allo sbando da un governo che sembra non avere la minima consapevolezza dei problemi e dei riflessi negativi che si avranno nell’isola.

Noi diciamo che il Governo deve smettere di trattare superficialmente problemi di fondamentale importanza per i Sardi. Dopo aver annunciato e promesso di poter gestire la continuità territoriale marittima in Sardegna, il Governo deve prendere una posizione netta mettendosi nei panni di tanti Sardi che non potranno raggiungere il capoluogo se non in auto dopo essere sbarcati a Olbia e percorrere 600 chilometri andata e ritorno dalla città gallurese. Rischi ed emergenze anche per tanti autotrasportatori costretti a percorrere la SS 131 o la 131 bis – una statale ancora un cantiere a cielo aperto, fatiscente in alcuni tratti con tempi di percorrenza biblici – con enorme difficoltà in termini di tempo e denaro.

La FIT Cisl Trasporti non parteggia per nessuno, ma auspichiamo nell’affidamento diretto, da parte del Governo, in via temporanea della tratta ad una Compagnia che consenta di ripristinare il collegamento di una linea che non è un optional, ma un servizio indispensabile per un territorio, già in grossa difficoltà, e per l’intera Isola che recrimina da sempre il sacrosanto rispetto del diritto costituzionale alla libera mobilità.

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