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Sardegna. Edilizia settore in crescita: i dati della Filca Cisl. Occupazione aumentata del 19% e la massa salari del 17%

Pubblicato il 22 Set, 2021

“Tutti i dati registrano una crescita significativa del settore edile in Sardegna e questo è il momento di investire su formazione e sicurezza, ma anche di riconoscere ai lavoratori gli aumenti retributivi e di rinnovare i contratti collettivi territoriali e regionali fermi da troppi anni come il Contratto Nazionale di lavoro”. Vincenzo Sanna, segretario regionale della Filca Cisl Sardegna, sintetizza così il quadro regionale del settore edile sardo, alla vigilia della  riunione del Consiglio generale regionale di categoria.

I dati estrapolati dalle sei casse edili della Sardegna delineano uno scenario positivo con una forte crescita del settore. La massa salari, infatti, è passata da 180.000.000 € del 2020 ad una stimata per il 2021 di 210.000.000 €, quindi con un aumento pari a il 17%. I lavoratori erano 21.000 nel 2020, quest’anno sono circa 25.000, ossia 4.000 operai in più: un incremento pari al 19%.

“Sappiamo bene che il 2020 è stato un anno disastroso – sottolinea Sanna – e pertanto il dato attuale risulta essere a due cifre rispetto all’anno precedente; ma confrontandola col 2019, la crescita del settore si attesta a un più 9%. Questo ultimo dato indica che la ripresa avviata nel 2019 non era un caso, ma un inizio della crescita ora esplosa, soprattutto nel settore privato, per via dei bonus. L’attuale andamento, può essere paragonato a quello del 2012, periodo di crisi, ma con dei dati comunque ottimi per quegli anni. Pur essendo soddisfatti dell’andamento nel complesso del settore e del quasi ritorno alla piena occupazione – precisa Sanna – non possiamo non evidenziare alcune contraddizioni tuttora esistenti, precisamente:

1. In una fase di crescita così importante è il momento di affrontare il discorso contratti integrativi. Le parti datoriali (Industria, piccola e media, artigiani), che rappresentano le aziende, devono decidersi a iniziare il percorso di ripristino e di rinnovo dei vecchi integrativi, perché è da troppo tempo che non ci si siede al tavolo per chiudere questa importante partita che ridistribuisce la ricchezza tra i lavoratori.
2. A causa del boom del settore, non si riesce a soddisfare la domanda di operai da parte delle imprese, perché durante la crisi decennale numerosi operai hanno cambiato settore. Pertanto, in questo momento, per reperire le professionalità del settore sarà fondamentale il rilancio della Formazione, con il contributo delle Scuole Edili e della stessa Regione;
3. Necessaria una giusta applicazione dei livelli di inquadramento tra i lavoratori: non si può più tollerare che in Sardegna solo il 18% siano operai specializzati, il 2% apprendisti, il 44% operai comuni, il 33% operai qualificati e il 2% operai di 4° livello. Bisogna ridare dignità e giusta retribuzione a chi opera puntuale con tantissimi sacrifici, riconoscendo quanto stabilito dal contratto. Basta abusi e ricatti nei confronti della parte più debole.
4. Ultimo nell’elenco, ma non ultimo per importanza, il tema della sicurezza nei posti di lavoro. Ancora oggi, troppi lavoratori vanno incontro a gravi infortuni, in certi casi mortali. Dunque in questa fase di rilancio bisogna fare spazio alla sicurezza investendo sulla formazione, considerando la patente a punti, da noi della Filca Cisl più volte richiesta.

“Naturalmente – sottolinea il segretario della Filca Cisl Sardegna – non possiamo giocare da soli questa partita (sindacati dei lavoratori e parti datoriali) ,ma è importante il ruolo della politica. Bene i bonus che sino a oggi hanno spinto il settore, ma non bisogna dimenticare la questione del PNRR, che alla Sardegna non destina molte risorse. Ancora: il piano casa, le opere affidate al Presidente Solinas in qualità di Commissario, le dighe inserite nel progetto di nomina dei 57 Commissari per lo sblocco delle 57 opere pubbliche. Inoltre  i finanziamenti per l’edilizia scolastica e ospedaliera; il bonus 110% più volte citato dal Presidente Solinas, da sfruttare per l’edilizia popolare (Alloggi AREA); il completamento di tante opere stradali e ferroviarie e tanti altri interventi programmati.

E’ arrivato il momento di confrontarsi – conclude Sanna – per capire se la politica potrà e vorrà fare di più per un settore importantissimo in forte crescita. Con un’anomalia: le grandi opere pubbliche sono quelle che meno stanno aiutando la crescita”.

Alla riunione del Consiglio del Consiglio Generale, in programma giovedì 23 settembre alle ore 10 a Cagliari (nella sede della Cisl in Via Ancona, 11), interverranno Ottavio De Luca (Segretario organizzativo della Filca Nazionale) e Gavino Carta (Segretario Generale della Cisl Sarda).

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