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Veneto. Lavoratori dipendenti: al via dal 1° luglio le domande per l’Assegno al nucleo familiare

Pubblicato il 24 Giu, 2021



Assegni per il nucleo familiare, domande al via a partire da giovedì 1° luglio. Il patronato Inas della Cisl Belluno Treviso ha già aperto le agende per le prenotazioni, offrendo come in passato assistenza per l’inoltro della domanda all’Inps, che va presentata telematicamente. Il patronato è l’unico intermediario autorizzato a inviare la richiesta per conto del dipendente.
L’assegno, meglio conosciuto come Anf, è una prestazione di sostegno al reddito erogata dall’Inps destinata ai lavoratori dipendenti del settore privato con figli minori a carico e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2021.
Come ogni anno, in questo periodo i beneficiari devono chiedere il rinnovo degli Anf, dichiarando il reddito familiare dell’anno precedente (in questo caso il 2020), su cui vengono rimodulati gli importi. Quest’anno gli Anf sono stati maggiorati di 37,50 euro per ciascun figlio minore nei nuclei familiari fino a due figli e di 55 euro per ciascun figlio nei nuclei familiare con almeno tre figli minori. L’importo medio, secondo la simulazione dell’Istat, è pari a 377 euro.
Attivo da qualche giorno il servizio di prenotazione per far fronte a una mole importante di lavoro. Due le modalità per fissare l’appuntamento: chiamando il
numero unico della Cisl 0422 1660661 o, se ci si è già rivolti alla Cisl in passato per l’inoltro della richiesta, si riceverà un sms tramite il quale fissare l’appuntamento.
“La macchina organizzativa della Cisl – commenta il segretario organizzativo Nicola Brancher – si è attivata da tempo per mettere i lavoratori nelle condizioni di procedere agevolmente all’inoltro delle richieste tramite il nostro patronato”.
L’anno passato, l’Inas ha gestito 4.500 pratiche a Treviso e 1600 a Belluno. Gli aventi diritto sono circa 15mila lavoratori dipendenti nelle due province: circa 10mila nella Marca e 5mila a Belluno. Nelle aziende dei due territori, i lavoratori potranno rivolgersi direttamente ai delegati Cisl presenti nel luogo di lavoro per ottenere informazioni e consegnare la documentazione necessaria per inoltrare la domanda.
Il 1° gennaio dell’anno prossimo, gli Anf saranno sostituiti dal Nuovo Assegno Unico universale, che andrà a riordinare tutte le misure per la famiglia oggi esistenti. Il Consiglio dei Ministri lo scorso 4 giugno ha nel frattempo approvato la misura-ponte del Nuovo Assegno Unico, destinato, fino al 31 dicembre, alle famiglie finora escluse dall’accesso agli Anf: lavoratori autonomi, soggetti inattivi o incapienti, percettori di reddito di cittadinanza. Possono farne richiesta anche le mamme dal settimo mese di gravidanza. Consiste in un assegno mensile erogato a tutte le famiglie che hanno uno o più figli a carico, fino a 21 anni e Isee inferiore a 50mila euro. È composto da un valore fisso e uno variabile a seconda del reddito complessivo della famiglia. Al momento, l’inps non ha ancora attivato la procedura per avviare le richieste, che presumibilmente saranno possibili a partire dalla fine di luglio, quando il Patronato Inas aprirà le agende per gli appuntamenti.
“Va ricordato – spiega il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini – che dal 1° gennaio 2022 le due misure verranno unificate in un unico sussidio, l’Assegno Unico, una misura universale che rappresenta un cambio di prospettiva nell’approccio alle politiche per la famiglia, ma che da sola non basta per affrontare fino in fondo gli squilibri demografici dell’Italia e dei nostri territori in particolare, con la pandemia che ha acuito ulteriormente la curva negativa della natalità, in un Paese che nel migliore dei casi arriva a 1,3 figli per donna e che ha tassi di longevità e di invecchiamento della popolazione tra i più alti al mondo. Per aumentare la natalità bisogna mettere le famiglie nelle condizioni di poter scegliere la maternità senza il rischio che uno dei due genitori (di norma la donna in Italia) debba perdere il lavoro o subire un calo fino al 50% del reddito familiare perché non saprebbe come gestire il figlio neonato per mancanza di strutture di assistenza alla prima infanzia. L’Assegno Unico è un segnale importante, basti pensare che in Germania a marzo di quest’anno le nascite sono aumentate del 10% grazie al Kindergeld, assegni generosi e universali, una formula che trasmette fiducia alle famiglie”.

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