“Nel nostro Paese c’è una questione sociale che oggi più che mai ne incrocia una economica. Gli effetti della pandemia, sommati alle pesanti ricadute della guerra sui prezzi energetici e alimentari, caricano su lavoratori, famiglie e imprese un macigno di almeno 80 miliardi nel 2022. Si somma una dinamica reddituale che procede a passo di gambero da decenne e che fredda ancora di più il mercato interno. Spezzare questa spirale è dovere etico ed una priorità di crescita. (…) Per questo chiediamo al Governo di convocare nei prossimi giorni sindacati e mondo dell’impresa. Occorre allargare la platea dei beneficiari degli sconti in bolletta, consolidare e rendere permanente la riduzione delle accise sui carburanti, incrementare e redistribuire il prelievo sugli extra-profitti, reinvestire per intero l’extra gettito Iva, valutato uno scostamento di bilancio per sostenere il potere di acquisto di retribuzioni e pensioni. Pensiamo anche che vada introdotto un meccanismo che consenta alle fasce deboli acquisti di generi essenziali e di largo consumo in esenzione Iva.
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