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Sindacato: Sbarra: “Oggi in piazza segnale di unità del Paese”

Pubblicato il 16 Ott, 2021

“La manifestazione di Cgil, Cisl e Uil oggi a Piazza San Giovanni a Roma sarà un segnale di grande unità del Paese contro ogni forma di fascismo e di deriva antidemocratica”. E’ quanto sottolinea oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra in un intervento sul quotidiano cattolico “Avvenire”,. “La nostra sarà una manifestazione autenticamente sindacale, libera, democratica, lontana dalle sirene dei partiti e della politica, aperta a tutti i cittadini ed alle associazioni, a tutte le realtà della società civile che condividono i valori fondativi della nostra Costituzione. Era giusto mettere in campo subito una risposta forte, decisa, contro l’assalto squadrista alla sede della Cgil, dopo un lungo crescendo di violenze, minacce e atti vandalici contro tutto il sindacalismo confederale italiano. Attacchi che continuano incessanti, anche in questi giorni”. Sbarra aggiunge che “c’é un clima molto pesante nel Paese. Vanno spenti questi focolai di eversione , di tensione e di violenza con la fermezza delle istituzioni democratiche, sciogliendo i movimenti dichiaratamente neofascisti e neonazisti, ma anche rafforzando le ragioni della coesione, dello sviluppo, dell’unità nazionale”. Il leader della Cisl sottolinea che “il mondo del lavoro, e in particolare il sindacalismo confederale, oggi è nel mirino di questi professionisti del terrore una ragione c’è. Insieme ai lavoratori, si vuole colpire la cultura del dialogo, dell’inclusione, dell’integrazione. Sono i valori per cui ci battiamo da sempre e che hanno visto negli ultimi mesi nascere importanti accordi concertati tra il Governo e le parti sociali. Un metodo insopportabile per chi professa l’incultura del totalitarismo, dei sovranismi autocratici, della xenofobia. Questi movimenti guardano alla crisi come a un’opportunità di destabilizzazione, e per questo soffiano sul malcontento e sulle paure delle persone alimentando il fuoco del conflitto, della divisione, della tensione sociale. C’è solo un vaccino contro questo virus: uno sviluppo partecipato, una nuova stagione di corresponsabilità fondata sull’equità, sulla redistribuzione sociale, sull’occupazione di qualità. Un Patto, insomma, che deve vedere impegnati tutti i soggetti coinvolti a rispettare impegni precisi verso obiettivi comuni” conclude Sbarra.

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