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Terziario. Guarini (Fisascat Cisl): “Aggressione Rsu Ex Ilva Taranto. Sconcertante Chen si colpiscano sindacalisti votati dai lavoratori e sostenuti dal consenso”

Pubblicato il 16 Lug, 2021

La Fisascat Cisl nazionale esprime vicinanza alla Rsu Fisascat Cisl impiegato presso l’azienda di manutenzione Gea Power SrL alla Arcelor Mittal di Taranto brutalmente aggredito nella notte da ignoti facinorosi.
«E’ sconcertante si colpiscano in maniera inqualificabile veri sindacalisti votati dai lavoratori, sostenuti dal consenso di chi opera costruttivamente per creare ogni giorni il delicato equilibrio fra le ragioni delle imprese e di quanti vi lavorano» ha dichiarato il segretario generale della categoria cislina Davide Guarini. «I violenti vanno isolati – ha aggiunto Guarini – un sindacalista non può essere in alcun modo offeso nella sua dignità per le posizioni che promuove». «Più che mai – ha evidenziato – saremo impegnati a prevenire e fronteggiare azioni squallide ed inqualificabili come quella che suo malgrado ha coinvolto il nostro Rsu». «Ora – ha concluso Guarini – toccherà alla magistratura e agli inquirenti dare fare chiarezza. La Fisascat Cisl non abbasserà la guardia denunciando e contrastando episodi come questi sempre più frequenti senza rinunciare alla propria autonomia contrattuale».
A fargli eco Fabrizio Ferrari, segretario nazionale della Fisascat Cisl. «Al nostro Rsu va la nostra piena solidarietà e vicinanza. Ciò che è accaduto a Taranto – ha dichiarato il sindacalista in collegamento dall’Attivo Unitario per la presentazione dell’accordo di rinnovo del contratto delle imprese di pulizia, servizi integrati/multiservizi – non è degno di un paese civile e democratico». «Tali comportamenti – ha concluso Ferrari – sono disonorevoli per il genere umano fanno comprendere che le tante battaglie fatte per conquistare spazi di reale partecipazione democratica nei luoghi di lavoro non hanno coinvolto un processo di crescita culturale delle frange minoritarie votate esclusivamente a creare odio e violenza, che sono i veri nemici di chi lavora per garantire a se e i propri familiari una esistenza dignitosa. Chi ricorre alla violenza ha già perso, non merita alcuna attenzione ma solo quella della magistratura».

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