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Marche. Anolf Marche incontra oggi Marco Balzano autore del romanzo “Quando tornerò”. Ore 15,30 diretta FB pagina Cisl Marche

Pubblicato il 30 Giu, 2021

Oggi mercoledì 30 giugno, alle ore 15,30 l’ANOLF Marche incontrerà lo scrittore Marco Balzano, autore del romanzo “Quando tornerò” edizioni Einaudi, già finalista al Premio Strega 2018 con il libro “Io resto qui”.
Il romanzo di Marco Balzano racconta il mondo fragile e complesso di chi lascia la propria la terra e i propri figli per venire a lavorare nel nostro Paese. Ne emerge uno spaccato di una realtà sommersa composta da migliaia di donne straniere, spesso con titoli di studio medio-alti, emigrate per diventare colf, badanti, e in generale occupate nei lavori di cura delle persone più fragili della nostra società.
All’incontro, che sarà possibile seguire in diretta sulla pagina Facebook di Cisl Marche, oltre all’autore Marco Balzano, interverranno Mohamed Saady, Presidente Nazionale ANOLF e Cristiana Ilari, Segretaria regionale CISL Marche.

“Con questa iniziativa vogliamo interrogarci sui limiti di un welfare che affida al lavoro di queste donne immigrate la cura degli affetti e l’assistenza alla persona. – ha sottolineato Massimo Giacchetti, co Presidente dell’Anolf Marche – In Italia si stima una forza complessiva nel settore domestico di circa 2 milioni di lavoratori e lavoratrici, per la maggior parte senza contratto ( 6 su 10 per 1,2 milioni di addetti) e, in alcuni casi senza permesso di soggiorno. Indicativi sono i dati del Ministero dell’Interno sulla procedura di emersione del 2020 che registra 176.848 domande per il solo settore domestico, l’ 85% del totale ( 207.542)”.

Nelle Marche, secondo i dati raccolti da ANOLF Marche, sono state presentate 3.308 domande di regolarizzazione per lavoro domestico, l’86,72% del totale pari a 3.747. I dati provinciali vedono in testa la provincia di Ancona con 1.194 domande, seguita da Macerata con 829, Ascoli Piceno e Fermo con 686 e Pesaro con 599 richieste. L’Anolf denuncia il grave ritardo nell’esame delle domande di emersione e regolarizzazione. « A distanza di un anno, solo un terzo delle domande presentate alle Prefetture marchigiane sono state esaminate – conclude Giacchetti – e sono ancora poche le persone che hanno in mano un permesso di soggiorno per lavoro”.

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