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PNRR. Sanità: Cgil, Cisl, Uil sul confronto presso il Ministero della Salute

Pubblicato il 4 Ago, 2021

Nell’incontro avuto con il ministro Speranza sullo stato di attuazione del PNRR per le missioni 6 Salute e 5 Sociale le Segreterie CGILCISLUIL Confederali, e le loro Federazioni SPI, FNP, UILPCGIL FPCISL FP, UIL FPL CGIL Medici, CISL  Medici e UIL Medici, hanno ribadito la necessità di un confronto più serrato per il potenziamento dell’assistenza territoriale con l’adozione di un modello organizzativo per una medicina e un’assistenza socio sanitaria di prossimità evitando frammentazione e fraintendimenti. Allo stesso tempo dovranno essere adottate tutte le misure utili a rafforzare il sistema ospedaliero intervenendo sull’aggiornamento tecnologico e sulla reingegnerizzazione delle infrastrutture. Sono state recepite le sollecitazioni avanzate negli incontri precedenti con il Ministero per il rilancio dei Distretti sanitari a forte connotazione integrata nei sistemi sociosanitari.

Abbiamo ribadito di fondamentale importanza la definizione del DM sugli standard e requisiti della rete dei servizi territoriali e sollecitato una specifica attenzione sul fabbisogno del personale che dovrà essere potenziato nelle dotazioni organiche, così come si è insistito sul riordino della Medicina generale e sull’aumento di risorse del FSN, che ancora costituiscono le criticità maggiori per far decollare i progetti del PNRR e per rendere strutturali le misure.

Altra questione sottolineata è l’accelerazione della riforma per la Non Autosufficienza prevista nel PNRR da realizzare nei primi mesi del 2022. Su questi argomenti vanno fissati specifici tavoli di confronto, per i quali il Ministro ha anticipato una disponibilità. Cgil, Cisl e Uil e le Categorie ritengono infine che serva un maggior confronto su alcuni nodi essenziali come la salute mentale, i consultori e i Dipartimenti di prevenzione, indispensabili per un ragionamento complessivo per un rilancio vero del Servizio Sanitario Nazionale.

L’impegno delle parti è quello di proseguire l’esame degli aspetti specifici di maggior criticità già dal mese di settembre

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