1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Primo Piano
  6. /
  7. Legge di bilancio. Furlan:”Una...

Legge di bilancio. Furlan:”Una manovra dai fortissimi connotati sociali grazie al confronto governo-sindacati”

Pubblicato il 18 Dic, 2017

http://www.youtube.com/watch?v=2Sg7KNLsB5Y&list=PLCS0eDApfl5jkUolmeSP5nr26THNO_EL3&index=2Roma, 18 dicembre 2017. “La Cisl dà un giudizio molto positivo sulla legge finanziaria perché recepisce accordi e indicazioni arrivate da Cgil, Cisl e Uil”. Soddisfazione della Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan sulla legge Bilancio e sugli emendamenti del Governo che recepiscono quanto concordato con il sindacato in tema di lavoro e previdenza. Ne da’ notizia durante la conferenza stampa tenuta presso la sede della Cisl al termine del confronto con Marco Leonardi, il Consigliere Economico della Presidenza del Consiglio, che ha condotto per il Governo la stretta finale della trattativa sulla previdenza e lavoro. Oltre alla Segretaria generale della Cisl, presente anche il Segretario Confederale, Gigi Petteni che ha introdotto il dibattito.

 

“Siamo davanti ad un provvedimento con fortissimi connotati sociali, nato dal confronto con i sindacati. Tutto questo deve essere detto con chiarezza. E in un paese come il nostro, in cui viene messo in discussione il ruolo dei sindacati e delle parti sociali, va detto a chiare lettere che una legge finanziaria abbia caratteristiche sociali, frutto del confronto con le parti sociali” ha sottolineato Furlan affermando di veder riportare poco gli aspetti sociali della legge finanziaria. “C’è una grande attenzione alla lotta contro la poverta’ ed allo sblocco della contrattazione pubblica. 5 miliardi vengono utilizzati per provvedimenti su lavoro e previdenza – ha ricordato – con un’attenzione importante agli anelli deboli del mercato del lavoro. La Sala Verde di Palazzo Chigi che per un anno è stata chiusa è stata riaperta in modo sostanziale e non formale” ha fatto notare Furlan. “Il negoziato con il governo e’ andato bene e se questo accordo va o non va bisognerebbe chiederlo a chi godra’ di questi provvedimenti e non a chi frequenta i salotti Tv – ha detto- Abbiamo fatto molto bene a toglierlo dalla bagarre elettorale”.

“La legge di bilancio e’ chiara: i giovani sono una priorita’ e non solo con la decontribuzione, non si vuole dare solo assunzione ma anche speranza”, ha spiegato Marco Leonardi, consigliere economico della presidenza del Consiglio “sui giovani non ci sono stati emendamenti sostanziali da Camera e Senato. Sulla riforma del mercato del lavoro non siamo rigidi, siamo sempre pronti a vedere quello che non funziona, come priorita’ abbiamo quella sulle
politiche attive. Vogliamo indirizzare tutti gli sforzi per un cambiamento culturale del paese”. Leondardi ha ricordato anche la trattativa goverso-sindacati sulle pensioni: “e’ stato un tavolo molto lungo, ma alla fine invece di fare promesse in liberta’ abbiamo fatto un’operazione di grande equita’. Il pacchetto pensione prevede tre cose grandi: l’esenzione dello scatto sulla speranza di vita per 15 lavori gravosi, la revisione dei meccanismi per i prossimi scatti e la possibilita’ di recuperare il non speso sulle pensioni di quest’anno e usarlo per il prossimo anno. Abbiamo coretto in corso d’opera l’Ape sociale e corretto la procedura per l’anno prossimo, nel 2017 saranno pagate i due terzi delle Ape sociale”.

“Grazie alle misure messe in campo dal Governo negli ultimi due anni, 53mila lavoratori, dei 276mila nuovi pensionamenti previsti per il 2019, andranno in pensione prima. L’anticipo va dai cinque mesi ai tre anni”, ha spiegato nel corso dell’incontro  il consigliere economico di Palazzo Chigi, Stefano Patriarca. “Entro dicembre verranno pagate fino ai due terzi delle domande di Ape social presentate entro il 15 luglio del 2017”. Inoltre “per l’anno prossimo sarà molto semplificata la procedura” ha concluso. “I provvedimenti assunti dal Governo con le manovre degli ultimi due anni permetteranno a 53 mila persone di avere una pensione o un’indennità anticipate dai 5 mesi ai 3 anni” ha aggiunto Patriarca  presentando le stime del nucleo tecnico per la politica economica nel corso dell’incontro. Questi gli effetti delle misure su usuranti, gravosi, precoci, cumulo e Ape social. Gli ‘sconti’ interessano, “il 20% della platea prevista per il 2019″: senza le agevolazioni le uscite sarebbero state 276 mila”.

Condividi