È indispensabile che il governo riconosca il valore del dialogo sociale per affrontare con equità i nodi delle riforme e le priorità della piattaforma sindacale. La nostra mobilitazione unitaria serve a questo, ed esclusivamente su questo giudicheremo il governo. Nessuno sconto. Senza il pieno coinvolgimento e la partecipazione del mondo del lavoro non si va da nessuna parte.
Il problema dell’inflazione va affrontato con una vera politica dei redditi, adeguando salari e pensioni al costo della vita, rinnovando tutti i contratti scaduti, fermando l’enorme speculazione che si registra sui prezzi dei beni di prima necessità e sulle tariffe. Vogliamo un sistema fiscale realmente redistributivo che salvaguardi il principio costituzionale di progressività: non basta operare sul cuneo fiscale, serve una riforma complessiva.
Bisogna poi riavviare i tavoli sulla riforma delle pensioni e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e far emergere il lavoro nero e sommerso, assumere come priorità la sicurezza e la tutela della salute. Più lavoro stabile e sicuro, più tutele, più salario: questo è il messaggio che rinnoveremo oggi da Potenza, da tante piazze italiane, in questo Primo Maggio. (...leggi l’intervento integrale)